sabato 26 novembre 2011

Principali terapie riabilitative utilizzate nell’autismo


Diverse sono le metodologie di intervento in caso di autismo. 
Oltre all’utilizzo di farmaci, come quelli antiepilettici, antidepressivi e antipsicotici che hanno un ruolo fondamentale nella cura dei disturbi dell’umore associati alla patologia autistica, ma anche nel limitare i comportamenti stereotipati e il comportamento aggressivo verso se e gli altri, ce ne sono altre che hanno come comune denominatore una concezione dell'autismo come conseguenza di un conflitto motivazionale, con eventuale base organica, e un coinvolgimento diretto (emotivo e corporeo) dei genitori nella terapia.
Sicuramente questi soggetti risentono favorevolmente di un intervento precoce, integrato tra famiglia, scuola - istituzione e riabilitazione che va adattato alle caratteristiche soggettive, ricercate con una attenta valutazione per ogni individuo.
Nella fase diagnostica la collaborazione della famiglia è assolutamente necessaria e strutturata in colloqui e questionari specifici. In una fase successiva, le valutazioni si approfondiscono in aree specifiche per stabilire lo stato intellettuale, la capacità adattiva del comportamento, le funzioni senso-motorie e le condizioni neurofisiologiche correlate.

La concezione della malattia come conseguenza di un conflitto emotivo accomuna il Metodo Holding e il Metodo Etodinamico (A.E.R.C.), entrambi finalizzati a stimolare le emotività del bambino e a creare un legame affettivo con i familiari. Abbiamo inoltre anche il Programma TEACCH e la Comunicazione Facilitata.


(http://www.oltreilmuro.com e http://www.crescita-personale.it)

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